Ipertrofia Prostatica Benigna

Cause, Sintomi e Cura dell Ipertrofia Prostatica Benigna

Cosa è l’ Ipertrofia Prostatica Benigna

L'iperplasia prostatica benigna (IPB) è una condizione fisiopatologica caratterizzata da un ingrossamento della prostata che comporta sintomi delle basse vie urinarie (LUTS = Lower Urinary Tract Symptoms), che interferiscono sulla qualità di vita dei soggetti di sesso maschile.

Il numero di prestazioni sanitarie legate alle affezioni prostatiche è molto alto, infatti l'IPB è la seconda patologia per diagnosi effettuate negli uomini ogni anno in Italia (con 8.173.432 visite), dietro solo all'ipertensione arteriosa e davanti ad altre malattie molto frequenti come la cardiopatia ischemica, le dislipidemie e il diabete mellito.

Il numero di visite è più che raddoppiato dal 1990 (3.550.000) al 2003 (8.000.000). Altri indici del forte impatto economico dell'IPB in Italia si rilevano dai dati del Ministero della Salute sulla spesa per i farmaci rimborsati dal SSN (327,8 milioni di euro spesi in farmaci per l'IPB) e sul numero di ricoveri per questa patologia (14.854 ricoveri per IPB, per un totale di 74.834 giornate di ricovero).

Considerando che la prevalenza dell'IPB aumenta all'aumentare dell'età, con l'invecchiamento progressivo della popolazione, fenomeno particolarmente rilevante in Italia, l'impatto economico di questa patologia sarà sempre più importante.

Che cos'è una prostata ingrossata?

La prostata è una ghiandola di dimensioni di un piccolo mandarino situata nell’uomo appena sotto la vescica, che circonda l'uretra, che è il condotto che porta all’esterno l’urina, partendo dalla vescica . La prostata insieme alle vescichette seminali produce il 90% del liquido che fuoriesce al momento dell’eiaculazione,il restante 10% proviene dai testicoli e dalle cosiddette ghiandole accessorie. Il fisiologico ingrossamento di questa ghiandola (IPB) legato all’età, comporta una sorta di compressione dell’uretra, con diminuzione del suo calibro. Questa situazione determina tutta una serie di disturbi della basse vie urinarie, denominati, come abbiamo ricordato prima, con un acronimo inglese ,LUTS, che sono:

  • Aumento della frequenza urinaria diurna e notturna
  • Flusso urinario ridotto di intensità
  • Scoggiolamento dopo aver urinato
  • Improvvisa e forte urgenza di urinare
  • Sensazione di incompleto svuotamento vescicale dopo aver urinato
  • Bruciore alla minzione

Come viene diagnosticata una IPB?

Bisogna raccogliere una storia medica accurata del paziente, eseguire una visita andrologica completa che comprende tra le altre cose una valutazione dei genitali esterni ed un esame digitorettale della prostata.

Vengono prescritti esami di laboratorio tra cui la determinazione nel sangue dell’antigene prostatico specifico (PSA), che è una sostanza prodotta dalla prostata che può tendere ad aumentare in corso di un processo tumorale, ma anche infiammatorio e di ingrossamento fisiologico di questa ghiandola.

Inoltre si richiedono esami specifici quali l’ecografia prostatica transrettale e l’uroflussimetria, tutti esami non invasivi, per determinare quanto questa prostata sia ingrossata. In particolari casi, ad esempio in corso di diabete conclamato, si può richiedere un esame urodinamico completo per vedere come funziona la vescica da un punto di vista delle sue capacità di rilassamento e contrazione.

Con questo esame si posiziona un piccolo catetere in vescica per misurarne le pressioni interne.

Non tutte le prostate ingrossate per IPB creano problemi o disturbi. In questi casi si effettuano periodici controlli con esecuzione del PSA ed ecografa prostatica tranrettale. In caso invece di IPB sintomatica esistono terapie mediche a base di farmaci per bocca che mirano da una parte a cercare di rallentare il fisiologico ingrossamento della prostata, da quell’altro a ridurre i sintomi urinari.

Quando le terapie mediche non sono più efficaci nel contenere i disturbi legati all’IPB o si rischiano complicazioni importanti come infezioni urinarie e la ritenzione urinaria acuta, si può intervenire chirurgicamente.In questi casi non esiste un unico tipo di intervento chirurgico.

Ma a seconda delle condizioni del paziente e delle caratteristiche della prostata potremo eseguire il classico intervento a cielo aperto con il taglio per rimuovere la ghiandola in toto (ATV), oppure una resezione endoscopica transuretrale (TURP) o nuove tecniche che utilizzano il laser a varie lunghezze d’onda. Il tipo di intervento deve essere deciso con l’urologo di riferimento.

Una conseguenza costante di ogni tipo di intervento chirurgico per IPB è l’eiaculazione retrograda che è quel fenomeno per cui al momento dell’orgasmo non si vede più uscire la sperma all’esterno, ma questo va in vescica.

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