Disfunzione Erettile

Disfunzione Erettile - impotenza - diagnosi e cura - Prof. Alessandro Natali

Che cosa è la Disfunzione Erettile (impotenza sessuale maschile)?

La disfunzione erettile (DE) è più comune di quanto si possa pensare. In Italia ha una prevalenza emersa del 12,8%, ma si ipotizza che altrettanto sia la percentuale di uomini colpiti dal problema che non si rivolge al medico. Per un totale, quindi, di oltre un 25 % di uomini che soffrono di vari gradi, in termini di gravità, di questo disturbo. Attraverso una visita medica completa che preveda un’ attenta anamnesi generale e specifica nonché la successiva esecuzione di esami ematochimici e specifici test fisici e valutazioni psicologiche si potrà determinare la causa di fondo del problema, per arrivare ad una diagnosi ed approntare un trattamento che ripristini in maniera corretta la vita sessuale del soggetto.

La definizione medica di DE è l’incapacità ad ottenere e/o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente.

Entrano in gioco nel determinismo di questo problema fattori fisici e/o psicologici.

Le cattive abitudini quotidiane e la bassa qualità dello stile di vita ( fumo, consumo di alcool e di sostanze stupefacenti, sedentarietà, stress, obesità) costituiscono dei fattori di rischio importanti nel determinismo della DE. A tutto ciò poi si possono associare vere e proprie malattie e/o situazioni patologiche che comportano, nel tempo, problematiche di erezione. Basti ricordare:

  • Ipertensione
  • Diabete
  • Depressione
  • Ansia di stato
  • Iperrtofia Prostatica Benigna
  • Malattie cardiovascolari
  • Endocrinopatie
  • Disturbi cronici del sonno
  • Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia

Senza dimenticare che molti farmaci (antipertensivi, ansiolitici, antidepressivi) di comune e cronico utilizzo, spesso senza un adeguato controllo medico, possono avere come effetto collaterale una DE.

Come viene diagnosticata la Disfunzione Erettile?

Va esaminata approfonditamente la storia medica e sessuale del paziente ed eseguita una visita specifica per valutare il pene i testicoli e la prostata, e cercare eventuali problematiche circolatorie, ormonali e del sistema nervoso.

I test di laboratorio di solito includono un prelievo routinario del sangue, inclusi tests ormonali, analisi delle urine, nonchè una valutazione cardiologica se non già precedentemente effettuata. Inoltre, qualora nel corso della visita andrologica, emergessero importanti fattori psicologici, relazionali e/o comportamentali inerenti alla problematica sessuale, il supporto di uno psicosessuologo potrebbe rivelarsi utile.

Spesso si rivela importante la prescrizione di un esame diagnostico ecografico particolare denominato ecocolordoppler penieno dinamico, con il quale, attraverso una microiniezione nei corpi cavernosi alla base del pene di una sostanza vasodilatante, denominata Alprostadil, si può stabilire il livello di efficienza dei microvasi deputati all’erezione.

Una ecografia può essere anche utile per valutare reni, vescica prostata e testicoli.

Come viene trattata la Disfunzione Erettile?

Una volta effettuata la diagnosi con gli accertamenti sopra riportati gli approcci terapeutici possono prevedere trattamenti specifici per l’erezione con farmaci da assumere per bocca , denominati Inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5-Is). Questi farmaci possono essere utilizzati sia come cura con assunzione quotidiana, di solito la sera prima di coricarsi, indipendentemente dall’attività sessuale, per determinati periodi di tempo (4-6 mesi),oppure al bisogno nel momento del rapporto sessuale. Questi farmaci sono oggi disponibili sotto forma di compresse da inghiottire o da sciogliere in bocca, a seconda delle esigenze e/o necessità dei pazienti. Se necessario si associa alla terapia farmacologica trattamenti psicosessuologici, rivolti alla coppia o al singolo. Recentissimamente è entrato nell’armamentario terapeutico dell’androlologo anche l’utilizzo delle onde d’urto a bassa frequenza (LI-ESWT). Questo è un trattamento assolutamente non invasivo, che può essere ripetuto anche ciclicamente, che attraverso il processo della cosiddetta “noeoangiogenesi” comporta un miglioramento della vascolarizzazione del pene. Questo tipo di terapia può anche essere associata all’utilizzo dei farmaci per bocca.

Qualora questo primo livello terapeutico, che in genere risolve il 70-80% delle problematiche, non fosse sufficiente, le Linee Guida Internazionali sulla DE prevedono l’utilizzo di farmaci locali quali l’Alprostadil con modalità di somministrazione tranglandulare o transuretrale tramite gel o creme, od intracavensosa con microiniezioni alla base del pene.

Anche la chirurgia, con l’impianto di protesi peniene, è prevista in casi selezionati e non responsivi alle terapie mediche soprariportate.

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