Il trattamento con onde d'urto a bassa frequenza nella terapia della disfunzione erettiva

Autore: Prof. A. Natali

Argomento: Terapie mediche in andrologia

E' finita l'era delle pillole dell'amore?

Le onde d’urto sono onde acustiche che si generano e propagano nell’aria e trasferiscono energia. Nel momento in cui attraversano un organo cedono questa energia e la conseguenza è un cambiamento biologico nell’organo stesso. Esistono onde d’urto a varia intensità. In urologia il loro primo utilizzo, per le onde d’urto ad alta intensità, si è avuto negli anni 80 per la frantumazione dei calcoli renali. Recentemente si è visto che quelle a bassa intensità in organi come il cuore, attivavano un processo di “neoangiogenesi”, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni, in aggiunta a quelli già esistenti, migliorando, in questi casi la circolazione ed il funzionamento del muscolo cardiaco, reso magari meno efficiente per l’ostruzione di una arteria coronarica. Da questi risultati ottenuti in ambito cardiologico, a partire dal 2010, in andrologia si è iniziato ad usare queste onde d’urto a bassa intensità per migliorare la microcircolazione del pene in pazienti con una disfunzione erettiva di origine vascolare. Ed i risultati sono stati sorprendenti. Lo dimostrano i dati  preliminari del primo studio multicentrico italiano coordinato dalla Società Italiana di Andrologia (SIA), condotto nel 2017 su circa 100 uomini e tuttora in corso, con risultati positivi nel 70% dei  pazienti con disfunzione erettiva di grado lieve/medio, che ha smesso di utilizzare farmaci per l’erezione, per tornare a una sessualità spontanea, mentre nei pazienti più gravi la risposta alla terapia orale è migliorata nel 40% dei casi.  Le onde d’urto vengono applicate attraverso un manipolo(Fig.1) creato appositamente per adattarsi all’anatomia del pene e vengono applicate in sei punti diversi dell’organo. Esistono vari protocolli di trattamento, ma la quantità di colpi e quindi di onde d’urto totali nel ciclo, che solitamente dura sei settimane con una seduta a settimana di quindici minuti, è in media di 3000 onde con una potenza pari a 0,10 – 0,25 micro joule per millimetro quadrato. L’effetto positivo del trattamento  sulla funzione erettiva si verifica dopo circa quattro settimane e tende a regredire gradualmente dopo due anni. Ma la procedura può essere tranquillamente ripetuta, data la sua assoluta non invasività. E’ ancora presto per dire addio alle “pillole dell’amore” ma le onde d’urto a bassa intensità si candidano a rappresentare una nuova opzione terapeutica per i pazienti con disfunzione erettile di grado lieve e moderato, pari  a un terzo degli oltre tre milioni di pazienti nel nostro Paese. Il trattamento non provoca effetti collaterali, non è invasivo ed è rapido e indolore

MEDIA:

preview

(Fig.1)Onde d'urto a bassa frequenza nella terapia della disfunzione erettiva


Contatta il Prof. Natali

Se desideri approfondire questo argomento direttamente col Prof. Alessandro Natali, utilizza il seguente Form specificando i tui dati per poter essere ricontattato

(*) Campi obbligatori

Clicca qui maggiori informazioni