Cosa è la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)?

Autore: Prof. A. Natali

Argomento: Andrologia sfera riproduttiva

E' un campo della Medicina della Riproduzione in cui con tecnologie progressivamente più complesse si cerca di arrivare al conseguimento di una gravidanza

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), quando in una coppia sessualmente attiva, con donna al di sotto dei 35 anni, è passato un anno di rapporti sessuali regolari non protetti e non si è verificato un concepimento si comincia a parlare di Infertilità di Coppia. In quest’ambito l’uomo può essere causa del problema in almeno il 50% dei casi. Questo in seguito a patologie quali il varicocele, il criptorchidismo, le orchi-epididimiti, che vanno a ridurre la capacità fertilizzante del liquido seminale. Nel caso di età più avanzata della donna, di solito dopo i 35 anni, il lasso di tempo da considerare prima di rivolgersi ad uno specialista sono sei mesi. È importante sapere che la specie umana non ha un alto potere riproduttivo, si parla di un 25% di possibilità di gravidanza nel rapporto sessuale avuto in coincidenza con il momento dell'ovulazione della donna. Approssimativamente una coppia in età fertile su sei è colpita da sterilità (15-17%).

Per determinare la causa dell'infertilità, oltre ad una accurata storia clinica della coppia e ad una visita medica completa per entrambi sono poi necessari degli accertamenti specifici. Nel caso della donna, gli esami di base sono lo studio ormonale basale, l'ecografia e l'isterosalpingografia. Per l'uomo l'esame fondamentale è l'analisi del liquido seminale mediante uno spermiogramma.

Qualora per via naturale non si arrivasse ad un concepimento la medicina fornisce delle tecnologie, via via più complesse ed invasive per arrivare al risultato. Si parla in questo caso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) . Si parte dalla metodica più semplice (I° livello) che viene chiamata la Inseminazione Intrauterina (IUI) .E' una tecnica che consiste nella collocazione di un campione di sperma, previamente trattato in laboratorio, all'interno dell'utero della donna allo scopo di incrementare il potenziale degli spermatozoi e le possibilità di fecondazione dell'ovulo. In questo modo si abbrevia la distanza che separa l'ovulo e lo spermatozoo e si agevola l'incontro tra entrambi i gameti.
Qualora con questa tecnica non si arrivasse al risultato si può passare ad un II° livello rappresentato dalla Fecondazione In Vitro con Trasferimento dell'Embrione (FIVET) .Questa è una tecnica che, previo prelevamento degli ovociti dalla donna, permette l'avvicinamento dell'ovulo allo spermatozoo in laboratorio -in vitro- allo scopo di ottenere embrioni già fecondati da trasferire nell'utero materno. La fecondazione degli ovuli può essere effettuata mediante tecnica FIVET convenzionale o con Iniezione Intra Citoplasmatica dello Spermatozoo (ICSI) che consiste nel selezionare in laboratorio lo spermatozoo migliore ed inserirlo direttamente all'interno dell'ovocita.

Nel caso che l’uomo non produca spermatozoi (azoospermia), queste tecniche di PMA sulla donna vengono associate a tecniche chirurgiche per recuperare gli spermatozoi dai testicoli. Tali procedure possono essere percutanee (TEFNA) o a cielo aperto (TESE, Micro-TESE) a seconda delle varie situazioni patologiche che nell’uomo sono alla base del problema. In Italia, nel corso degli anni, la Legislazione in riferimento PMA è cambiata, attualmente sono consentite tutte le tecniche sopra riportate.

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